venerdì 23 gennaio 2009

Kamueshi e la bambina madre

Ieri, come tutti i venerdì,sono stata in un villaggio per fare sensibilizzazione, cioè per parlare di alcune cose e cercare di far cambiare alcuni comportamenti sbagliati nella popolazione. Il villaggio in questione è Kamueshi, appena quale Km da Tshimbulu. Questa volta nessun ubriaco, forse perchè ad aspettarci erano essenzialmente donne. Stiamo lavorando per la diffusione di una pianta, si chiama Moringa (ve ne parlerò in seguito) per combattere la malnutrizione.
In ogni villaggio c'è almeno un personaggio degno di nota. A Kamueshi, villaggio composto da 50 casette, il mio sguardo si posa su una ragazzina. Si chiama Ntumba, nome comune qui. Da una prima occhiata fugace sembra che sia incinta.
Durante la sensibilizzazione chiedo agli animatori di guardarla, poi comincia il dialogo con interprete. Le chiedo quanti anni ha, non lo sa... bisognerebbe chiedere a sua madre che è a casa. E' andata a scuola fino alla quarta elementare poi suo padre è morto e lei non ha più frequentato (la scuola anche se pubblica deve essere pagata). Si cerca di capire se ha avuto dei rapporti con dei ragazzi, lei nega, dice che è troppo piccola, che non ha mai avuto le mestruazione, che non può essere incinta perchè ha il seno piccolo e non può allattare... Ecco, aspettavamo questo, una falsa convinzione, una sorta di credenza assurda causa poi di vari danni. Come quella che se si hanno rapporti in piedi non c'è nessun rischio di procreare. O l'altra che si guarisce dall'AIDS se si fa con una vergine.
L'accompagniamo dalla mamma, per vedere dove vive e fare alcune domande. Unica risposta che otteniamo: la ragazza ha 13 anni. Per il resto la mamma non sa niente. Ci dice che la prima figlia si è sposata a 16 anni e che dopo due parti andati male è morta. Le gravidanze delle ragazzine sono ad alto rischio, sia per il bambino che per la mamma.
Noi non possiamo fare niente finchè la ragazza continua a negare, solo sperare che ci siamo sbagliati, che quella pancia non è dovuta ad un feto ma forse al troppo cibo (e già sappiamo che non è possibile). E aspettare finchè la pancia diventerà più grande e allora, forse, lei sarà la prima ad ammettere il suo stato e potrà essere seguita da un medico.

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