venerdì 24 luglio 2009

I migliori amici delle donne

Qualche settimana fa sono stata da un commerciante del posto, essenzialmente ha un negozio di generi alimentari e poco altro. A casa sua invece ha qualcosa di più "interessante", piccole pietruzze che in questa zona si trovano scavando qualche metro, molto apprezzate in Europa. E tra una battuta e l'altra arriva la richiesta indecente: "Perchè non me ne regali un po'?" E lui senza farsi pregare ne prende, li mette in un pezzo di carta e me li da.

No, non tutti quelli che vedete nella foto, sono una parte piccolissima. Ed io dimentico immediatamente i tamtam che suonano per un funerale per l'ennesimo ragazzino morto schiacchiato da un tunner che è franato. Qui i diamanti si raccolgono ancora in maniera tradizionale: si scava nella terra, si scava, si scava fino a quando si trova qualcosa o è troppo profondo per scendere più giù o crolla tutto addosso ai poveretti che sono lì sotto. E quindi queste pietruzze luccicanti hanno il potere di far dimenticare le urla delle madri a cui viene detto che il figlio è morto in "miniera", le atrocità fatte da tutti i soldati all'est del paese...per cosa pensate che ci sia ancora guerra da quelle parti? Solo e semplicemente per la suddivisione delle enormi ricchezze minerarie di questo immenso paese.
E poi ti capita di cominciare a scrivere progetti e quindi leggere i dati statistici della RDC, sono da brivido:
il 74% della popolazione è sotto alimentata
il 46% dei bambini è malnutrito, insomma hanno già ipotecato il loro sviluppo
Pensate che sia dovuto alla guerra? Macché la situazione nutrizionale nella parte occidentale, quella che non ha visto un soldato neanche per sbaglio, è più alta che nelle zone calde. Siamo in insicurezza alimentare cronica, definizione dell'ONU....

domenica 19 luglio 2009

Libri in Africa


Ed ecco che, infine, i libri partiti a dicembre da Bruxelles sono arrivati a Tshimbulu. Solo sei mesi, e che ci vuole? Alla fine tutto però arriva, basta armarsi di pazienza e fare i conti con: il container che ci impiega il doppio del tempo previsto per arrivare a Matadi, la dogana che prima di sdoganare delle merci esentasse ti prende per lo sfinimento pur di ottenere qualche piccolo vantaggio personale, il trasporto fino a Kinshasa, poi il cargo fino a Kananga e la macchina fino a Tshimbulu. Una mezza giornata dedicata alla catalogazione dei libri e finalmente i bimbi possono anche loro leggere e vedere soprattutto!!

In effetti qui il problema non è trovate persone che amano leggere ma trovare il materiale primo, cioè i libri. La biblioteca del Casc St. Paul dispone di praticamente tutti i libri in circolazione nella grande e vasta RD Congo, anzi di più perchè una parte arrivano direttamente da altri paesi: Camerun, Benin, Italia. E la bilioteca, tra libricini e libri veri, è composta da 1.400 volumi, un'inerzia se si pensa alle biblioteche italiane, un'enormità rispetto ai canoni congolesi. La biblioteca potrebbe essere arricchita di molto, il problema, l'unico e insormontabile, è che nella RD Congo non ci sono libri. Alcuni manuali di scuola risalgono all'ex Zaire, pare che non convenga stamparne di nuovi fino a che le vecchie versioni non sono state tutte assorbite dal mercato. Ma nei villaggi chi può permettersi di comprare un libro, per di più vecchio decretipo?
I nuovi libri arrivati direttamente da Bruxelles sono stati raccolti dai funzionari del Parlamento Europeo e consegnati ai padri scheuts che si sono occupati della spedizione. Ecco la vera, unica cooperazione possibile.
Comprare un libro è piuttosto semplice in Europa, basta andare in libreria. Qui occorre sperare nella buona volontà di persone che vivono nel mondo "sviluppato" e che decidano di dare una mano. Chi sarà il prossimo?